Titoli
Étienne De La Boétie
La servitù volontaria
Opuscoli provvisori – 6
2013, 3a ediz., pagine 78
euro 4,00
Con La Boétie siamo agli inizi della riflessione libertaria. Piccoli lampi che si accendono in un cielo pieno di nubi. Rabelais, un altro lampo. È il secolo della nascita e della crescita delle monarchie centralizzate. Il modo di vita derivante direttamente dal tardo medioevo si sgretola sotto i colpi della nuova potenza dei re: i mezzi di una forma embrionale di burocrazia, embrionale ma già sufficientemente articolata per gestire dal centro un vasto groviglio di interessi, sono pronti a entrare in azione. A parte la nobiltà parassitaria, piena di debiti e in via di mangiarsi pure le residue entrate provenienti dalla vendita dei diritti di libertà ai comuni, e non considerando una borghesia ancora non ben sicura di sé, in quanto classe e in quanto detentrice di mezzi di produzione, restano i contadini. Un mondo pieno di contraddizioni, colpito da miserie endemiche e periodiche, sotto il segno della croce e dei preti, con sussulti di liberazione e con accenni di conservatorismo.
2013, 3a ediz., pagine 78
euro 4,00
Con La Boétie siamo agli inizi della riflessione libertaria. Piccoli lampi che si accendono in un cielo pieno di nubi. Rabelais, un altro lampo. È il secolo della nascita e della crescita delle monarchie centralizzate. Il modo di vita derivante direttamente dal tardo medioevo si sgretola sotto i colpi della nuova potenza dei re: i mezzi di una forma embrionale di burocrazia, embrionale ma già sufficientemente articolata per gestire dal centro un vasto groviglio di interessi, sono pronti a entrare in azione. A parte la nobiltà parassitaria, piena di debiti e in via di mangiarsi pure le residue entrate provenienti dalla vendita dei diritti di libertà ai comuni, e non considerando una borghesia ancora non ben sicura di sé, in quanto classe e in quanto detentrice di mezzi di produzione, restano i contadini. Un mondo pieno di contraddizioni, colpito da miserie endemiche e periodiche, sotto il segno della croce e dei preti, con sussulti di liberazione e con accenni di conservatorismo.
24 apr 2015 Leggi il testo completo...
The Angry Brigade. Documenti e cronologia 1967-1984
Opuscoli provvisori – 5
2013, 6a ediz., pagine 87
euro 4,00
La bellezza dei comunicati dei compagni dell’Angry Brigade sta nella loro immediatezza e semplicità, convinti come erano che le azioni migliori sono quelle che non hanno bisogno di spiegazioni. E allora questo libretto potrà essere utile a chi crede che la lotta si radicalizza attaccando sì le manifestazioni concrete del nemico di classe, ma senza pensare di colpire un presunto “cuore”, come se il processo rivoluzionario fosse una mera questione militare. A chi vuole, con l’azione, dare un’indicazione di metodo e non praticare un gesto esemplare per cui fare il tifo delegando la lotta all’organizzazione armata invece che al sindacato. Ma anche a chi, pur ritenendo di non rappresentare nessuno o tanto meno di esserne la guida, non si pone questi problemi e pensa che qualsiasi azione possa bastare a se stessa.
2013, 6a ediz., pagine 87
euro 4,00
La bellezza dei comunicati dei compagni dell’Angry Brigade sta nella loro immediatezza e semplicità, convinti come erano che le azioni migliori sono quelle che non hanno bisogno di spiegazioni. E allora questo libretto potrà essere utile a chi crede che la lotta si radicalizza attaccando sì le manifestazioni concrete del nemico di classe, ma senza pensare di colpire un presunto “cuore”, come se il processo rivoluzionario fosse una mera questione militare. A chi vuole, con l’azione, dare un’indicazione di metodo e non praticare un gesto esemplare per cui fare il tifo delegando la lotta all’organizzazione armata invece che al sindacato. Ma anche a chi, pur ritenendo di non rappresentare nessuno o tanto meno di esserne la guida, non si pone questi problemi e pensa che qualsiasi azione possa bastare a se stessa.
24 apr 2015 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Distruggiamo il lavoro
Opuscoli provvisori – 4
2013, 4a ediz., pagine 36
euro 4,00
Capire il fare significa capire la speranza. Fare è sperare il completamento. L’immagine emblematica è quella del collezionista. Atroce, ma veritiera. Nel mondo io sono il fare, mi progetto e mi ricordo come fare. Vivo la vita e non voglio che sia altro dal fare, in caso contrario avrei paura di non viverla, di lasciarmela sfuggire. Il volere, che mi domina, non è altro che fare, il volere fare è una forma riflessa di fare, fare anch’esso. Il lavoro è una forma particolarmente acuta del fare, la forma coatta per eccellenza. Non ho certezza del fare che intraprendo, ma è la completezza a cui miro. So bene che questa prospettiva tranquillizzante non è praticamente accessibile, ma la tengo davanti agli occhi mentre timbro il cartellino ogni mattina. Spero che non sia così, anche se so che è così, che la morte verrà e concluderà la partita per sé e non più per me. Inafferrabile e lontana è la completezza, essa risiede nella straordinaria rarefazione della qualità e mi affascina non con la sua pienezza, che posso attingere solo con intuizioni coinvolgenti e pericolose, comunque non durature, ma con l’inganno del desiderio, vuota immaginazione che la necessità riempie di contenuti presto assimilati nel processo produttivo. Distruggendo il lavoro che mi opprime, sabotando l’amministrazione del mondo, mi accingo a passare oltre, a guardare che c’è oltre la siepe che chiude la prospettiva dell’orizzonte.
2013, 4a ediz., pagine 36
euro 4,00
Capire il fare significa capire la speranza. Fare è sperare il completamento. L’immagine emblematica è quella del collezionista. Atroce, ma veritiera. Nel mondo io sono il fare, mi progetto e mi ricordo come fare. Vivo la vita e non voglio che sia altro dal fare, in caso contrario avrei paura di non viverla, di lasciarmela sfuggire. Il volere, che mi domina, non è altro che fare, il volere fare è una forma riflessa di fare, fare anch’esso. Il lavoro è una forma particolarmente acuta del fare, la forma coatta per eccellenza. Non ho certezza del fare che intraprendo, ma è la completezza a cui miro. So bene che questa prospettiva tranquillizzante non è praticamente accessibile, ma la tengo davanti agli occhi mentre timbro il cartellino ogni mattina. Spero che non sia così, anche se so che è così, che la morte verrà e concluderà la partita per sé e non più per me. Inafferrabile e lontana è la completezza, essa risiede nella straordinaria rarefazione della qualità e mi affascina non con la sua pienezza, che posso attingere solo con intuizioni coinvolgenti e pericolose, comunque non durature, ma con l’inganno del desiderio, vuota immaginazione che la necessità riempie di contenuti presto assimilati nel processo produttivo. Distruggendo il lavoro che mi opprime, sabotando l’amministrazione del mondo, mi accingo a passare oltre, a guardare che c’è oltre la siepe che chiude la prospettiva dell’orizzonte.
24 apr 2015 Leggi il testo completo...
Parigi 1871. La Comune libertaria
Opuscoli provvisori – 3
2013, 4a ediz., pagine 50
euro 4,00
Gli avvenimenti di marzo portarono nelle strade di Parigi una umanità dolorante che non si era mai vista. La borghesia (secondo la testimonianza di Vilfredo Pareto) ne fu addirittura terrorizzata. Più che gli scontri veri e propri, le barricate e le distruzioni, come l’abbattimento della colonna Vendôme eretta a ricordo delle vittorie di Napoleone, fatti che interessarono solo una parte dei quartieri della città, quello che fece veramente paura fu l’autorganizzazione di una realtà sovversiva che non si immaginava potesse fare da sé. Dai luoghi più reconditi e miseri di Parigi uscirono le forze vive di quella parte della società da sempre destinata alla fame e all’ignoranza. E questa gente non andava tanto per il sottile, anche se i tentativi di frenarla partirono subito da quelle componenti – politici, letterati, avvocati – che in questi casi riescono a mettersi alla testa di ogni iniziativa per darle il “giusto” freno e indirizzarla verso quelle contrattazioni che nella logica del potere possono dare i migliori frutti. Difatti, anziché attaccare subito Versailles, utilizzando i cannoni che si trovavano a Parigi, e impiegando le forze militari che potevano avere facilmente ragione dei resti di un esercito umiliato e sconfitto, questi “capi proletari” fecero di tutto per rallentare le cose e permettere al governo provvisorio di riorganizzarsi e, con l’aiuto dei Prussiani, schiacciare la Comune.
2013, 4a ediz., pagine 50
euro 4,00
Gli avvenimenti di marzo portarono nelle strade di Parigi una umanità dolorante che non si era mai vista. La borghesia (secondo la testimonianza di Vilfredo Pareto) ne fu addirittura terrorizzata. Più che gli scontri veri e propri, le barricate e le distruzioni, come l’abbattimento della colonna Vendôme eretta a ricordo delle vittorie di Napoleone, fatti che interessarono solo una parte dei quartieri della città, quello che fece veramente paura fu l’autorganizzazione di una realtà sovversiva che non si immaginava potesse fare da sé. Dai luoghi più reconditi e miseri di Parigi uscirono le forze vive di quella parte della società da sempre destinata alla fame e all’ignoranza. E questa gente non andava tanto per il sottile, anche se i tentativi di frenarla partirono subito da quelle componenti – politici, letterati, avvocati – che in questi casi riescono a mettersi alla testa di ogni iniziativa per darle il “giusto” freno e indirizzarla verso quelle contrattazioni che nella logica del potere possono dare i migliori frutti. Difatti, anziché attaccare subito Versailles, utilizzando i cannoni che si trovavano a Parigi, e impiegando le forze militari che potevano avere facilmente ragione dei resti di un esercito umiliato e sconfitto, questi “capi proletari” fecero di tutto per rallentare le cose e permettere al governo provvisorio di riorganizzarsi e, con l’aiuto dei Prussiani, schiacciare la Comune.
24 apr 2015 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
La gioia armata
Opuscoli provvisori – 2
2013, 3a ediz., pagine 74
- ESAURITO - Ristampa in Piccola biblioteca n. 2
Il compagno che ogni mattina si alza per andare a lavorare, che s’incammina nella nebbia, che entra nell’atmosfera irrespirabile della fabbrica o dell’ufficio, per ritrovarvi le stesse facce: la faccia del capo reparto, del conta-tempi, della spia di turno, dello stacanovista-con-sette-figli-a-carico, questo compagno sente la necessità della rivoluzione, della lotta e dello scontro fisico, anche mortale, ma sente pure che tutto ciò gli deve apportare un poco di gioia, subito, non dopo. E questa gioia se la coltiva nelle sue fantasie, mentre cammina a testa bassa nella nebbia, mentre passa ore nei treni o nei tram, mentre soffoca sotto le pratiche inutili dell’ufficio o davanti agli inutili bulloni che servono a tenere insieme gli inutili meccanismi del capitale.
2013, 3a ediz., pagine 74
- ESAURITO - Ristampa in Piccola biblioteca n. 2
Il compagno che ogni mattina si alza per andare a lavorare, che s’incammina nella nebbia, che entra nell’atmosfera irrespirabile della fabbrica o dell’ufficio, per ritrovarvi le stesse facce: la faccia del capo reparto, del conta-tempi, della spia di turno, dello stacanovista-con-sette-figli-a-carico, questo compagno sente la necessità della rivoluzione, della lotta e dello scontro fisico, anche mortale, ma sente pure che tutto ciò gli deve apportare un poco di gioia, subito, non dopo. E questa gioia se la coltiva nelle sue fantasie, mentre cammina a testa bassa nella nebbia, mentre passa ore nei treni o nei tram, mentre soffoca sotto le pratiche inutili dell’ufficio o davanti agli inutili bulloni che servono a tenere insieme gli inutili meccanismi del capitale.
24 apr 2015 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Io so chi ha ucciso il commissario Luigi Calabresi
Opuscoli provvisori – 1
2013, 4a ediz., pagine 120
euro 4,00
Se questo mondo si basa sulla giustizia commisurata, sui calcoli numerici di un dare e un avere, di un punire per il torto fatto e di fare un torto per la pena subita, si tratta di un mondo che non ha niente a che fare con quell’idea di giustizia venuta fuori collettivamente in quel momento, quella sera, nel Cimitero Maggiore di Milano. Ecco quindi che quella sera, senza che nessuno lo volesse o lo sapesse, è venuta fuori un’idea di giustizia che prima non c’era, un’idea che travalica e rende risibile il singolo desiderio, la singola fantasia di sparare in bocca al buon commissario Calabresi, desiderio e fantasia coltivati senz’altro dalla quasi totalità dei presenti.
Ecco perché io so chi ha ucciso il commissario Luigi Calabresi, il 17 maggio 1972, sotto casa sua, in via Cherubini 6, a Milano, alle nove e un quarto del mattino.
Nessun perdono. Nessuna pietà.
2013, 4a ediz., pagine 120
euro 4,00
Se questo mondo si basa sulla giustizia commisurata, sui calcoli numerici di un dare e un avere, di un punire per il torto fatto e di fare un torto per la pena subita, si tratta di un mondo che non ha niente a che fare con quell’idea di giustizia venuta fuori collettivamente in quel momento, quella sera, nel Cimitero Maggiore di Milano. Ecco quindi che quella sera, senza che nessuno lo volesse o lo sapesse, è venuta fuori un’idea di giustizia che prima non c’era, un’idea che travalica e rende risibile il singolo desiderio, la singola fantasia di sparare in bocca al buon commissario Calabresi, desiderio e fantasia coltivati senz’altro dalla quasi totalità dei presenti.
Ecco perché io so chi ha ucciso il commissario Luigi Calabresi, il 17 maggio 1972, sotto casa sua, in via Cherubini 6, a Milano, alle nove e un quarto del mattino.
Nessun perdono. Nessuna pietà.
24 apr 2015 Leggi il testo completo...
Vernon Richards
Insegnamenti della Rivoluzione spagnola
1936-1939
Biblioteca Anarchica Disordine
2023, pp. 322
euro 14,00
È trascorso mezzo secolo dall’ultima edizione in italiano di questo libro. Molte sono state le pubblicazioni che nel corso degli anni hanno raccontato gli avvenimenti spagnoli degli anni 1936-1939, ma la maggior parte hanno evidenziato principalmente gli aspetti più belli ed esaltanti di quella breve estate dell’anarchia.
2023, pp. 322
euro 14,00
È trascorso mezzo secolo dall’ultima edizione in italiano di questo libro. Molte sono state le pubblicazioni che nel corso degli anni hanno raccontato gli avvenimenti spagnoli degli anni 1936-1939, ma la maggior parte hanno evidenziato principalmente gli aspetti più belli ed esaltanti di quella breve estate dell’anarchia.
6 nov 2025 Leggi il testo completo...
Agire! Pietro Cociancich e il “Gruppo di Marsiglia” 1932-1944
Biblioteca Anarchica Disordine / Indesiderabili
2023, pp. 352
euro 14,00
Vi è forse un aggettivo che in questo libro risalta agli occhi, ripetuto svariate volte a descrivere la condizione di coloro cui viene attribuito, ed è quello di proscritti. Proscritti potevano diventare i nemici in una guerra, così come proscritti sono i libri proibiti dalle religioni. Il senso rimane lo stesso: si tratta di indesiderati, di coloro che si vuole allontanare ad ogni costo. Ripercorrendo le storie e i tanti nomi sconosciuti, ignorati o rimossi, ci si imbatte sempre nella necessità di affrontare la condizione di esuli o esiliati, di fuggitivi o messi al bando completamente.
2023, pp. 352
euro 14,00
Vi è forse un aggettivo che in questo libro risalta agli occhi, ripetuto svariate volte a descrivere la condizione di coloro cui viene attribuito, ed è quello di proscritti. Proscritti potevano diventare i nemici in una guerra, così come proscritti sono i libri proibiti dalle religioni. Il senso rimane lo stesso: si tratta di indesiderati, di coloro che si vuole allontanare ad ogni costo. Ripercorrendo le storie e i tanti nomi sconosciuti, ignorati o rimossi, ci si imbatte sempre nella necessità di affrontare la condizione di esuli o esiliati, di fuggitivi o messi al bando completamente.
6 nov 2025 Leggi il testo completo...
Carlo Cafiero
Anarchia e comunismo
Co-edizione Insurrezione / Baffardello
2009, pp. 64
euro 5,00
Per Cafiero la condizione primana verso la quale deve portare la rivoluzione sociale è l'Anarchia, la sola a permettere materialmente l’immediata attuazione sul piano sociale del comunismo, e la sola in grado di troncare alla radice la concezione autoritaria di una transazione e conservazione provvisoria dell’apparato dello Stato, concezione che avrebbe come risultato non la scomparsa di quest'ultimo, bensì una sua rigenerazione sotto altra forma.
L'Anarchia, nel pensiero di Cafiero, è l’idea centrale che pervade l’intera costruzione della futura società liberata; l’idea di eguaglianza e di giustizia sociale che meglio rispecchia il nostro bisogno di comunismo, ossia di ripartizione dei beni sociali prodotti comunitariamente, in base al principio “a ciascuno secondo i propri bisogni”.
Per Cafiero il comunismo deve attuarsi nell’immediato e non in un futuro ipotetico. Gli sfruttati devono lottare per stare bene da subito, senza sacrificarsi per qualcosa che probabilmente non vedranno mai. Così egli attacca le ideologie autoritarie socialiste e comuniste perché predicano il sacrificio.
Per gli anarchici, sarà l’esperienza a dimostrare e a suggerire agli uomini, in totale libertà, il metodo migliore per giungere al soddisfacimento di tutti i bisogni, sia materiali che intellettuali.
2009, pp. 64
euro 5,00
Per Cafiero la condizione primana verso la quale deve portare la rivoluzione sociale è l'Anarchia, la sola a permettere materialmente l’immediata attuazione sul piano sociale del comunismo, e la sola in grado di troncare alla radice la concezione autoritaria di una transazione e conservazione provvisoria dell’apparato dello Stato, concezione che avrebbe come risultato non la scomparsa di quest'ultimo, bensì una sua rigenerazione sotto altra forma.
L'Anarchia, nel pensiero di Cafiero, è l’idea centrale che pervade l’intera costruzione della futura società liberata; l’idea di eguaglianza e di giustizia sociale che meglio rispecchia il nostro bisogno di comunismo, ossia di ripartizione dei beni sociali prodotti comunitariamente, in base al principio “a ciascuno secondo i propri bisogni”.
Per Cafiero il comunismo deve attuarsi nell’immediato e non in un futuro ipotetico. Gli sfruttati devono lottare per stare bene da subito, senza sacrificarsi per qualcosa che probabilmente non vedranno mai. Così egli attacca le ideologie autoritarie socialiste e comuniste perché predicano il sacrificio.
Per gli anarchici, sarà l’esperienza a dimostrare e a suggerire agli uomini, in totale libertà, il metodo migliore per giungere al soddisfacimento di tutti i bisogni, sia materiali che intellettuali.
22 mar 2025 Leggi il testo completo...
“Negazine” n. 6 / 2022
Negazine n. 6 / 2022
Pagine 64 – cm 21*32
euro 5,00
Ci avviamo, con questo sesto numero della nostra rivista, a chiudere l’avventura iniziata cinque anni fa. Forse riusciremo a pubblicare qualche altro fascicolo, forse no, tutto dipende, non tanto dalle nostre forze intellettive, quanto dalle forze dell’argomento stesso che abbiamo deciso di approfondire: la derealizzazione della realtà.
In effetti siamo partiti con idee solo approssimativamente chiare, nella speranza di conoscere meglio, strada facendo, la serie di problemi che ci stava di fronte. Avvicinandoci alla fine ci siamo accorti che man mano che si accavallavano i problemi, invece di chiarirsi la prospettiva generale, quindi il processo derealizzante nel suo svolgersi, l’orizzonte si allargava facendoci vedere che non c’era modo di semplificare e spiegare il suo evolversi.
Se c’è qualcosa di sensato in questa avventura sono i rottami di pensiero che abbiamo lasciato cadere nel percorso logico che ci ha accompagnato. Sono questi frammenti che hanno un senso per capire come procede il processo di cui parliamo, sono essi stessi, nella loro – a volte – poco accessibile comprensione, che costituiscono il bagaglio conoscitivo di cui andiamo fieri e che potrà costituire, nei prossimi anni, quello che possiamo definire un percorso a ritroso, un andare indietro alla ricerca non di “spiegazioni”, ma di “ampliamenti” di quei problemi medesimi che oggi sembrano tanto difficili nella loro provvisoria presentazione.
Pagine 64 – cm 21*32
euro 5,00
Ci avviamo, con questo sesto numero della nostra rivista, a chiudere l’avventura iniziata cinque anni fa. Forse riusciremo a pubblicare qualche altro fascicolo, forse no, tutto dipende, non tanto dalle nostre forze intellettive, quanto dalle forze dell’argomento stesso che abbiamo deciso di approfondire: la derealizzazione della realtà.
In effetti siamo partiti con idee solo approssimativamente chiare, nella speranza di conoscere meglio, strada facendo, la serie di problemi che ci stava di fronte. Avvicinandoci alla fine ci siamo accorti che man mano che si accavallavano i problemi, invece di chiarirsi la prospettiva generale, quindi il processo derealizzante nel suo svolgersi, l’orizzonte si allargava facendoci vedere che non c’era modo di semplificare e spiegare il suo evolversi.
Se c’è qualcosa di sensato in questa avventura sono i rottami di pensiero che abbiamo lasciato cadere nel percorso logico che ci ha accompagnato. Sono questi frammenti che hanno un senso per capire come procede il processo di cui parliamo, sono essi stessi, nella loro – a volte – poco accessibile comprensione, che costituiscono il bagaglio conoscitivo di cui andiamo fieri e che potrà costituire, nei prossimi anni, quello che possiamo definire un percorso a ritroso, un andare indietro alla ricerca non di “spiegazioni”, ma di “ampliamenti” di quei problemi medesimi che oggi sembrano tanto difficili nella loro provvisoria presentazione.
“Negazine” n. 5 / 2021
Negazine n. 5 / 2021
Pagine 62 – cm 21*32
euro 5,00
Continua il nostro sforzo di dire il dire, cioè di penetrare nella parola, il solo mezzo che possediamo per comunicare. Ma non possiamo considerarlo al di là di ogni sospetto. Quasi sempre esso si avvicina di soppiatto, ci sfiora col suo tocco leggero e ci fa innamorare della verità. Ma la verità non si può dire, essa giace nell’ente che ci confronta con la sua compattezza impenetrabile, e tocca a noi svelarla, cioè privarla del velo che la copre e così la nasconde ai nostri occhi e, quel che è peggio, agli occhi di tutti.
Pagine 62 – cm 21*32
euro 5,00
Continua il nostro sforzo di dire il dire, cioè di penetrare nella parola, il solo mezzo che possediamo per comunicare. Ma non possiamo considerarlo al di là di ogni sospetto. Quasi sempre esso si avvicina di soppiatto, ci sfiora col suo tocco leggero e ci fa innamorare della verità. Ma la verità non si può dire, essa giace nell’ente che ci confronta con la sua compattezza impenetrabile, e tocca a noi svelarla, cioè privarla del velo che la copre e così la nasconde ai nostri occhi e, quel che è peggio, agli occhi di tutti.
“Negazine” n. 4 / 2020
Negazine n. 4 / 2020
Pagine 74 – cm 21*32
euro 5,00
Molti hanno la strana abitudine di non tenere conto della funzione di uno strumento come una rivista. Essa è, né più né meno, un contenitore di parole. Le parole, messe insieme, vengono di solito indirizzate a costruire idee, purché siano intelligibili e coerenti fra loro, almeno dal punto di vista logico. La conoscenza, infatti, si costruisce con le parole, o meglio, per essere più precisi, con i segni, ma deve sottostare a corrispondenze logiche, in linea di massima non deve dire e disdire nello stesso tempo, cioè affermare contemporaneamente una tesi e il suo esatto contrario.
Pagine 74 – cm 21*32
euro 5,00
Molti hanno la strana abitudine di non tenere conto della funzione di uno strumento come una rivista. Essa è, né più né meno, un contenitore di parole. Le parole, messe insieme, vengono di solito indirizzate a costruire idee, purché siano intelligibili e coerenti fra loro, almeno dal punto di vista logico. La conoscenza, infatti, si costruisce con le parole, o meglio, per essere più precisi, con i segni, ma deve sottostare a corrispondenze logiche, in linea di massima non deve dire e disdire nello stesso tempo, cioè affermare contemporaneamente una tesi e il suo esatto contrario.
“Negazine” n. 3 / 2019
Negazine n. 3 / 2019
Pagine 82 – cm 21*32
euro 5,00
Molto rumore per nulla. Questo rumore ci sembra sia, quasi sempre, diretto a cercare un semplificatore, da qualche parte e a qualsiasi costo. Per carità, metteteci davanti agli occhi un testo in grado di essere colto nei suoi più reconditi significati senza sforzo alcuno oppure, se proprio vogliamo darla giù dura, con sforzi piccoli, dosati e progressivi. Insomma, qualcosa da leggersi mentre si mangia a tavola, accanto a un piatto di minestra.
Niente che richieda una prima e una seconda lettura, nulla che costringa a riflettere per più di qualche secondo, giustappunto come prevede il codice dell’attuale alfabetizzazione.
Avendo affermato in molte parti dei due precedenti numeri di questo sforzo iniziato collettivo e arrancante su insostituibili punti di riferimento, che c’erano parecchi dubbi da chiarire e che non ci riusciva di farlo se non sollevando il ginepraio di altri dubbi altrettanto gravidi di future complicazioni, la cosa finiva per azzerare ogni speranza esplicativa in senso tradizionale.
Pagine 82 – cm 21*32
euro 5,00
Molto rumore per nulla. Questo rumore ci sembra sia, quasi sempre, diretto a cercare un semplificatore, da qualche parte e a qualsiasi costo. Per carità, metteteci davanti agli occhi un testo in grado di essere colto nei suoi più reconditi significati senza sforzo alcuno oppure, se proprio vogliamo darla giù dura, con sforzi piccoli, dosati e progressivi. Insomma, qualcosa da leggersi mentre si mangia a tavola, accanto a un piatto di minestra.
Niente che richieda una prima e una seconda lettura, nulla che costringa a riflettere per più di qualche secondo, giustappunto come prevede il codice dell’attuale alfabetizzazione.
Avendo affermato in molte parti dei due precedenti numeri di questo sforzo iniziato collettivo e arrancante su insostituibili punti di riferimento, che c’erano parecchi dubbi da chiarire e che non ci riusciva di farlo se non sollevando il ginepraio di altri dubbi altrettanto gravidi di future complicazioni, la cosa finiva per azzerare ogni speranza esplicativa in senso tradizionale.
“Negazine” n. 2 / 2018
Negazine n. 2 / 2018
Pagine 68 – cm 21*32
euro 5,00
Il secondo numero di una rivista come questa è, per noi, un gran successo. Non solo siamo contenti, il che sarebbe ovvio, ma siamo anche un poco meravigliati. Non ci facevamo illusioni e non ce ne facciamo neanche adesso. L’elenco delle questioni a noi incomprensibili, contenuto nell’articolo “E ora?” permane ancora valido, anche se abbiamo, qui, cercato di dare alcune risposte. Non che queste risposte non siano, in se stesse, soddisfacenti, è che man mano che avanzavamo nella stesura di esse ci accorgevamo che aprivano altri dubbi, ancora più complessi e numerosi delle risposte che riuscivano a dare alle questioni in gioco.
Pagine 68 – cm 21*32
euro 5,00
Il secondo numero di una rivista come questa è, per noi, un gran successo. Non solo siamo contenti, il che sarebbe ovvio, ma siamo anche un poco meravigliati. Non ci facevamo illusioni e non ce ne facciamo neanche adesso. L’elenco delle questioni a noi incomprensibili, contenuto nell’articolo “E ora?” permane ancora valido, anche se abbiamo, qui, cercato di dare alcune risposte. Non che queste risposte non siano, in se stesse, soddisfacenti, è che man mano che avanzavamo nella stesura di esse ci accorgevamo che aprivano altri dubbi, ancora più complessi e numerosi delle risposte che riuscivano a dare alle questioni in gioco.
15 ott 2020 Leggi il testo completo...
“Negazine” n. 1 / 2017
Negazine n. 1 / 2017
Pagine 64 – cm 21*32
euro 8,50
“Nel leggere le pagine che seguono è bene che tutto quello che sappiamo sulla tecnologia non venga tenuto in considerazione. In effetti, quali sono le conoscenze o le ipotesi spacciate per certezze che costituiscono il contenuto scientifico della tecnologia? Poca cosa.”
Pagine 64 – cm 21*32
euro 8,50
“Nel leggere le pagine che seguono è bene che tutto quello che sappiamo sulla tecnologia non venga tenuto in considerazione. In effetti, quali sono le conoscenze o le ipotesi spacciate per certezze che costituiscono il contenuto scientifico della tecnologia? Poca cosa.”
31 dic 2019 Leggi il testo completo...
Alfredo M. Bonanno
Scaglie. 81 opuscoli di propaganda anarchica
2012, pagine 60 + cd-rom
euro 5,00
Ma è ancora possibile la propaganda anarchica?
Domanda che molti anarchici si pongono: mantiene ancora un senso parlare di propaganda anarchica in termini generali, con quell’accattivante retorica del passato con la quale si cercava di disegnare la deliziosa prospettiva di un mondo senza regole asfissianti e controlli odiosi di padroni e poliziotti?
Il CD-ROM allegato contiene una collezione di 81 opuscoli di propaganda anarchica scritti da Alfredo M. Bonanno. Vengono offerti sia in versione già impaginata e pronta per la stampa (in formato PDF), sia in versione HTML. Il CD-ROM non richiede alcuna installazione, non ha “requisiti minimi” e necessita solo di un browser e di un lettore di PDF.
I titoli dei testi presenti sono: Che ne facciamo dell’antifascismo? – L’antirazzismo come esercitazione retorica – Inattualità sulla droga – Pensare diverso – Della conservazione – Astensionismo sovversivo – Suicidio – Alta velocità – La sbirraglia clericale – La frattura morale – Individualismo e comunismo: una realtà e due falsi problemi – Certezze – Comunità – Scontro di classe e difesa della natura -Il mito della forza – Ma cos’è l’immaginario? – Internazionalismo pratico – Il potere mafioso – Ecologia sociale – Ma noi siamo moderni? – L’ipotesi armata – Il bubbone carcere – Un pensiero selvaggio -Contro l’operaismo e il sindacalismo – Repressione – L’utopia propulsiva – Polizia – Psicoanalisi e perplessità – Religione – Come giocarsi la vita e perché – Prevalenza della pratica? – La tirannia della debolezza -Le ragioni della distruzione – Ma siamo proprio sazi di chiacchiere? – Perdita del linguaggio – Affinità e organizzazione informale -Chiesa e potere – La tecnologia buona – L’idea di Dio come fondamento dell’autorità – Il progetto rivoluzionario – La “fine” della crisi – Piazza Fontana, tanti anni dopo – La paura della guerra civile – Ahinoi! Los Angeles – Gli anarchici e la storia – Decisionismo – Dalla parte degli increduli – Il progetto insurrezionale – Internazionale Antiautoritaria Insurrezionalista – La cultura è vita ed è parola – La ribellione – La creatività impensabile – Lo scudo di Pallade – Che cos’è l’insurrezione? – I nuclei autonomi di base – L’impero della volontà – Lotta rivoluzionaria e insurrezione – Radiografia di un avvenimento – Il problema del furto Clément Duval – L’arma in pugno – Irrazionalità e rivoluzione – Una questione di metodo – Oltrepassamento e superamento – Classe – Due rapinatori anarchici: Facerias e Di Blasi – Strategie e metodi insurrezionali – Delle cose ben fatte e delle cose fatte a metà – L’illogicità della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Ristrutturazione del capitale e nuova democrazia – Un ladro. Alexandre Marius Jacob – L’acqua sporca e il bambino – Ai compagni anarchici dei Paesi dell’Est – Perdita della cultura – Riconoscimento del nemico – Il ruolo della scienza – La formazione del desiderio – La guerra e la pace – Morire innocenti fa più rabbia – Anarchismo e democrazia
euro 5,00
Ma è ancora possibile la propaganda anarchica?
Domanda che molti anarchici si pongono: mantiene ancora un senso parlare di propaganda anarchica in termini generali, con quell’accattivante retorica del passato con la quale si cercava di disegnare la deliziosa prospettiva di un mondo senza regole asfissianti e controlli odiosi di padroni e poliziotti?
Il CD-ROM allegato contiene una collezione di 81 opuscoli di propaganda anarchica scritti da Alfredo M. Bonanno. Vengono offerti sia in versione già impaginata e pronta per la stampa (in formato PDF), sia in versione HTML. Il CD-ROM non richiede alcuna installazione, non ha “requisiti minimi” e necessita solo di un browser e di un lettore di PDF.
I titoli dei testi presenti sono: Che ne facciamo dell’antifascismo? – L’antirazzismo come esercitazione retorica – Inattualità sulla droga – Pensare diverso – Della conservazione – Astensionismo sovversivo – Suicidio – Alta velocità – La sbirraglia clericale – La frattura morale – Individualismo e comunismo: una realtà e due falsi problemi – Certezze – Comunità – Scontro di classe e difesa della natura -Il mito della forza – Ma cos’è l’immaginario? – Internazionalismo pratico – Il potere mafioso – Ecologia sociale – Ma noi siamo moderni? – L’ipotesi armata – Il bubbone carcere – Un pensiero selvaggio -Contro l’operaismo e il sindacalismo – Repressione – L’utopia propulsiva – Polizia – Psicoanalisi e perplessità – Religione – Come giocarsi la vita e perché – Prevalenza della pratica? – La tirannia della debolezza -Le ragioni della distruzione – Ma siamo proprio sazi di chiacchiere? – Perdita del linguaggio – Affinità e organizzazione informale -Chiesa e potere – La tecnologia buona – L’idea di Dio come fondamento dell’autorità – Il progetto rivoluzionario – La “fine” della crisi – Piazza Fontana, tanti anni dopo – La paura della guerra civile – Ahinoi! Los Angeles – Gli anarchici e la storia – Decisionismo – Dalla parte degli increduli – Il progetto insurrezionale – Internazionale Antiautoritaria Insurrezionalista – La cultura è vita ed è parola – La ribellione – La creatività impensabile – Lo scudo di Pallade – Che cos’è l’insurrezione? – I nuclei autonomi di base – L’impero della volontà – Lotta rivoluzionaria e insurrezione – Radiografia di un avvenimento – Il problema del furto Clément Duval – L’arma in pugno – Irrazionalità e rivoluzione – Una questione di metodo – Oltrepassamento e superamento – Classe – Due rapinatori anarchici: Facerias e Di Blasi – Strategie e metodi insurrezionali – Delle cose ben fatte e delle cose fatte a metà – L’illogicità della rivoluzione – Lo scontro generalizzato – Movimento e violenza rivoluzionaria – Ristrutturazione del capitale e nuova democrazia – Un ladro. Alexandre Marius Jacob – L’acqua sporca e il bambino – Ai compagni anarchici dei Paesi dell’Est – Perdita della cultura – Riconoscimento del nemico – Il ruolo della scienza – La formazione del desiderio – La guerra e la pace – Morire innocenti fa più rabbia – Anarchismo e democrazia
Os Cangaceiros
Un crimine chiamato libertà
Co-edizione L’arrembaggio / NN
2003, pp. 78
euro 4,00
Teoria e pratica di una lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ‘80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.
2003, pp. 78
euro 4,00
Teoria e pratica di una lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ‘80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita.
“SenzaTitolo” Rivista anarchica
euro 4,00
Numero 4 – Autunno 2009, pagine 112 (poche copie)
Numero 3 – Primavera 2009, pagine 80
Numero 2 – Inverno 2008, pagine 80
Numero 1 – Autunno 2008, pagine 80
L’ordine che caratterizza la vita dove ci vogliono tenere prigionieri è un fatto religioso, richiede rispetto di leggi, regole e rituali che non vogliamo accettare, che non ci appartengono. Non siamo quindi sostenitori della loro rivoluzione, scientifica o meno che sia, la nostra rivoluzione è il caos.
Numero 4 – Autunno 2009, pagine 112 (poche copie)
Numero 3 – Primavera 2009, pagine 80
Numero 2 – Inverno 2008, pagine 80
Numero 1 – Autunno 2008, pagine 80
L’ordine che caratterizza la vita dove ci vogliono tenere prigionieri è un fatto religioso, richiede rispetto di leggi, regole e rituali che non vogliamo accettare, che non ci appartengono. Non siamo quindi sostenitori della loro rivoluzione, scientifica o meno che sia, la nostra rivoluzione è il caos.
“Provocazione” – 1987-1991 Fascicoli singoli
euro 1,00 cad.
In esaurimento: contattateci per sapere quali numeri sono disponibili.
Il giornale nasce dall’esigenza di affiancare alla rivista “Anarchismo” una pubblicazione agile, in grado di sviluppare analisi “circoscritte e condensate”. Hanno trovato spazio analisi politiche e sociali, volantini, comunicati e documenti del movimento anarchico come di altri gruppi e organizzazioni, oltre a molti brevi e brevissimi articoli riguardanti attacchi alle strutture del potere, fatti di cronaca testimonianti forme di ribellione spontanea che si manifestano con diverse modalità e che spesso risultano del tutto estranee all’ambito specifico del movimento anarchico o antagonista.
Partendo da una serie di analisi – riguardanti, fra le altre, le modificazioni delle strutture produttive, il perfezionamento dei mezzi telematici, le trasformazioni nel mondo del lavoro e della scuola, il progressivo svuotamento culturale – viene sottolineata una prospettiva di lotta: non solo l’attacco ai “grandi templi della morte”, ai “complessi visibili che richiamano l’attenzione di tutti”, ma anche e principalmente a piccoli e spesso semplici obiettivi, strutture periferiche dislocate in tutto il territorio che cominciano ad assumere un aspetto sempre più importante per il capitale: aziende, strutture commerciali, sedi di potere, ma anche tralicci, cavi telematici, tutto ciò che concorre allo sviluppo del capitale e al perdurare dello sfruttamento.
Analisi e proposte in parte precedenti alla pubblicazione di “Provocazione”, ma che in questo giornale vengono ulteriormente approfondite e che risultano ancora oggi valide.
In esaurimento: contattateci per sapere quali numeri sono disponibili.
Il giornale nasce dall’esigenza di affiancare alla rivista “Anarchismo” una pubblicazione agile, in grado di sviluppare analisi “circoscritte e condensate”. Hanno trovato spazio analisi politiche e sociali, volantini, comunicati e documenti del movimento anarchico come di altri gruppi e organizzazioni, oltre a molti brevi e brevissimi articoli riguardanti attacchi alle strutture del potere, fatti di cronaca testimonianti forme di ribellione spontanea che si manifestano con diverse modalità e che spesso risultano del tutto estranee all’ambito specifico del movimento anarchico o antagonista.
Partendo da una serie di analisi – riguardanti, fra le altre, le modificazioni delle strutture produttive, il perfezionamento dei mezzi telematici, le trasformazioni nel mondo del lavoro e della scuola, il progressivo svuotamento culturale – viene sottolineata una prospettiva di lotta: non solo l’attacco ai “grandi templi della morte”, ai “complessi visibili che richiamano l’attenzione di tutti”, ma anche e principalmente a piccoli e spesso semplici obiettivi, strutture periferiche dislocate in tutto il territorio che cominciano ad assumere un aspetto sempre più importante per il capitale: aziende, strutture commerciali, sedi di potere, ma anche tralicci, cavi telematici, tutto ciò che concorre allo sviluppo del capitale e al perdurare dello sfruttamento.
Analisi e proposte in parte precedenti alla pubblicazione di “Provocazione”, ma che in questo giornale vengono ulteriormente approfondite e che risultano ancora oggi valide.
Redazione di “Anarchismo”
Elementi per la ripresa di una pratica anarchica dell'antimilitarismo rivoluzionario
1982, pp. 32
Disponibile in PDF
Questo opuscolo, redatto dai compagni della redazione della rivista «Anarchismo» di Forlì e da quelli delle «Edizioni Anarchismo» di Catania, si propone lo scopo di fissare alcuni elementi per un dibattito e una chiarificazione che possano portare la pratica anarchica dell’antimilitarismo fuori delle pastoie del pacifismo e dell’interclassismo, facendone una parte di una più vasta strategia libertaria di attacco allo stato e al suo dominio.
Disponibile in PDF
Questo opuscolo, redatto dai compagni della redazione della rivista «Anarchismo» di Forlì e da quelli delle «Edizioni Anarchismo» di Catania, si propone lo scopo di fissare alcuni elementi per un dibattito e una chiarificazione che possano portare la pratica anarchica dell’antimilitarismo fuori delle pastoie del pacifismo e dell’interclassismo, facendone una parte di una più vasta strategia libertaria di attacco allo stato e al suo dominio.
9 dic 2023 Leggi il testo completo...
Collane
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Opere complete di Michail Bakunin
Fuori collana — Riviste — Altri editori
Questo sito, oltre a informare i compagni sulle pubblicazioni delle Edizioni Anarchismo, archivia in formato elettronico, quando possibile, i testi delle varie collane.
L’accesso ai testi è totalmente libero e gratuito, le donazioni sono ben accette e servono a finanziare le attività della casa editrice.
Prossime uscite
Rudolf Rocker, Nazionalismo e cultura
William Godwin, Ricerca sulla giustizia politica
e sulla sua influenza su morale e felicità
Alfredo M. Bonanno, Tre metri quadrati. Scritti e conferenze sul carcere
Alfredo M. Bonanno, L’ospite inatteso
Anselmo Lorenzo, Il proletariato militante. Memorie di un internazionalista
Alfredo M. Bonanno, La dimensione anarchica
Pëtr Kropotkin, Il mutuo appoggio
Pëtr Kropotkin, Parole di un ribelle
A cura di Alfredo Bonanno, Estetica dell’anarchismo
Feral Faun, Rivoluzione selvaggia